Il giorno della ricerca italiana celebrato in residenza con la presenza di 100 professori e ricercatori italiani, che lavorano nelle università emiratine. “La ricerca e la diplomazia – ha osservato l’ambasciatore Lorenzo Fanara – sono alleate naturali. Le minacce globali, dal cambiamento globale alle pandemie, richiedono a scienziati e diplomatici di lavorare fianco a fianco. Gli scienzati condividono inoltre con i diplomatici l’importanza del dialogo, del lavoro di squadra, della perseveranza nei tentativi di individuare soluzioni concrete a problemi complessi. E soprattutto sono accomunati dal rifiuto di dogmatismi e estremismi. Per questo, la ricerca è il miglior antidoto al fanatismo e promuove la tolleranza. La presenza negli Emirati Arabi Uniti di così tanti ricercatori è inoltre un ponte, che consente di avvicinare i sistemi universitari e di ricerca industriale tra i due Paesi”.
Ha partecipato all’evento l’astronauta dell’Aeronautica Militare e dell’Agenzia Spaziale Europea, Generale Roberto Vittori. “L’Italia svolge un ruolo molto importante nel collegare spazio e diplomazia – ha dichiarato Vittori. “La space diplomacy nacque in Italia, dove fu firmato il primo accordo della storia per l’esplorazione dello spazio. Gli Emirati Arabi Uniti saranno protagonisti del futuro dell’esplorazione spaziale. Le opportunità di collaborazione nel settore sono moltissime”.
Nell’occasione della giornata, l’ambasciata ha promosso la costituzione di una rete tra i ricercatori italiani negli Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di facilitare scambi di informazioni sui loro progetti e interazioni scientifiche.